Si chiama libro liquido perché il suo contenuto può cambiare forma a seconda del contenitore in cui viene versato. Una vera rivoluzione, specialmente nell’epoca della trasformazione digitale, poiché sta emergendo in modo deciso nel mercato dell’editoria. Questa modalità inedita di lettura consente agli utenti di sfogliare le pagine, sottolineare, evidenziare e modificare le dimensioni e i caratteri del testo, personalizzandoli per adattarli a qualsiasi schermo di dispositivo. Per coloro che preferiscono ancora la versione cartacea, esistono opzioni sostenibili come i servizi di book on demand e il supporto di soluzioni di packaging realizzate con materiali innovativi.
Una prospettiva eccezionale è in fase di sviluppo grazie al Publishing 2030 Accelerator, un gruppo di lavoro lanciato l’anno scorso da Canon al Future Book Forum. Questa iniziativa prevede la creazione di un’autostrada virtuale in cui il file del libro viaggia direttamente al centro di produzione più vicino al punto vendita tramite tecnologie di stampa digitale, riducendo così al minimo le distanze di trasporto. Questa innovazione potrebbe diventare realtà grazie all’attivazione di una rete globale di tipografie specializzate accessibili a tutti gli editori.
Il concetto di “liquid design”, in cui il libro si adatta fluidamente a canali e formati diversi, collegando il mondo fisico e digitale con un approccio integrato, è stato presentato da Peter Fisk, leader mondiale di pensiero, autore, futurista e moderatore dell’evento. Egli ha sottolineato il potenziale illimitato di questa nuova esperienza di lettura.
Durante l’evento, è stata data particolare attenzione alle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale nella generazione automatica di contenuti e alla realtà aumentata. Altri argomenti trattati includono le strategie per coinvolgere il pubblico in modo significativo, costruendo connessioni autentiche e durature. Un ruolo di primaria importanza in questo contesto è attribuito al “marketing liquido”, una leva fondamentale per la crescita dell’audience attraverso la co-creazione e la co-promozione su piattaforme social come Instagram e TikTok.