“Che anche lei / la cicatrice / persino lei / la cicatrice / possa / un giorno / diventare / quasi / felice?”.
Così recita Vivian Lamarque vincitrice del primo premio Strega Poesia 2023 con “L’amore da vecchia”. Testimone il Colosseo ed il Tempio di Venere e Roma è stata nominata nella serata del 5 ottobre, presentata da Ema Stokholma e promossa da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Strega Alberti Benevento e Gabinetto Vieusseux.
I nomi dei cinque finalisti sono stati annunciati il 19 maggio al Salone Internazionale del libro di Torino. A fronte della valutazione di 135 testi si è compiuto un vero e proprio “censimento” dei libri di poesia italiana. I finalisti sono stati nominati da un corpo di cento donne e uomini esperti di poesia, tra cui i membri del Comitato scientifico costituito da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Valerio Magrelli, Melania G. Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi, Enrico Testa e Gian Mario Villalta.
Poetessa, scrittrice, insegnante di italiano agli stranieri e traduttrice si aggiudica il primo premio con 33 voti su 98. Primeggia lei, Lamarque su altri nomi e versi eccellenti quali Silvia Bre, Umberto Fiori, Stefano Simoncelli e Christian Sinicco. Diventa suo anche il Premio Strega Giovani Poesia con 54 voti su 167.
La premiazione, avvenuta a fine di una serata che ha visto le esibizioni di Maria Antonietta, Chiara Civello, Rancore, Giulia Anania e Fabio Marchiori, ha previsto un premio in denaro da parte di Strega Alberti Benevento e un’opera di Emilio Isgrò denominata “L’Infinito Premio Strega”.
Versi recitati dunque, alternati a versi cantati, accompagnati dalla musica. La poesia è anche questo, è arte poliedrica come estrema forma di libertà che si rivolge a tutti ma in pochi ne riconoscono il reale potere. Il primo premio Strega poesia premia quindi la resistenza eroica di un settore fuori mercato. Se leggere è in generale mezzo di evasione, leggere poesie è come dice l’artista Maria Antonietta “esercizio di attenzione che rende l’uomo vicino alla risoluzione di qualsiasi mistero”.
Si promuove una lettura libera in tutte le sue forme, accessibile ed inclusiva perché la poesia vive arrivando a chi ancora ne sa apprezzare i versi. La poesia dà voce agli amori silenziosi sprigionandone tutta la loro purezza ed il loro essere incondizionati. In “L’amore da vecchia” ci sono diversi amori. Lamarque recita l’amore per la natura, gli animali, la famiglia ma anche il cinematografo e per il tempo.
Sì perché la poesia canta il passare il tempo, degli innamoramenti fuori tempo congelandoli nei suoi versi apparentemente sconnessi. È un viaggio introspettivo ed una autobiografia poetica come per Umberto Fiori “che è al contempo una riflessione sull’identità e sul carattere mutevole ed effimero dell’essere umano”.