Italdesign, parte integrante di Volkswagen Group dal 2010, ha in questi anni arricchito il proprio portfolio di servizi verso l’industria della mobilità in qualità di integratore di tecnologie tra Gruppo Volkswagen e mercato aperto, creando relazioni anche tra grandi OEMs e le start up più innovative.
“Questo ruolo di “facilitatore” tra il Gruppo Volkswagen e l’open market – ha dichiarato Massimo Martinotti, Head of Mobility Solutions di Italdesign – è in realtà qualcosa che ci appartiene da sempre, sia perché a suo modo, Italdesign è stata fondata come una start up ante litteram, sia perché, e la nostra storia lo dimostra, abbiamo da sempre costruito relazioni tra i grandi player dell’industria e nuove realtà innovative”.
Ultimo in ordine di tempo è il ruolo determinante giocato da Italdesign nel supportare una start up torinese, consentendole l’accesso all’utilizzo della piattaforma MEB di Volkswagen e sviluppando, in qualità di Automotive Engineering Provider, selezionato per le specifiche competenze tecniche, la soluzione di un’infrastruttura che si propone di incrementare la modularità e la personalizzazione dei veicoli.
La versatilità è senza dubbio uno dei punti di forza della piattaforma MEB, la cui architettura consente di alloggiare un numero diverso di moduli – ognuno dei quali contiene un certo numero di celle – nello stesso pianale. Questo tipo di standardizzazione permette di produrre batterie in modo assolutamente flessibile.
Il Gruppo Volkswagen ha deciso di mettere la MEB a disposizione di altri costruttori automobilistici, con l’obiettivo di abbattere gli elevati costi destinati allo sviluppo delle auto elettriche. Il concetto che sta alla base di questa scelta è tanto semplice, quanto importante: più saranno le auto prodotte su base MEB, meno costeranno. Utilizzando questa piattaforma il processo produttivo sarà più rapido ed efficiente, i costi saranno contenuti e di conseguenza l’auto elettrica diventerà più conveniente e, quindi, facilmente accessibile.