Fortemente convinta della sua strategia multi-solution, Mazda ha evidenziato l’importanza del contributo che gli e-fuel possono apportare nel percorso verso la neutralità carbonica, in occasione della conferenza tenutasi al Politecnico di Milano. L’evento ha visto il mondo accademico e quello dell’industria confrontarsi sull’utilizzo dell’idrogeno e dei combustibili sintetici derivati, quali soluzioni complementari all’elettrificazione verso una mobilità a zero emissioni di CO2.
Fedele all’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 di ogni sua singola vettura, Mazda ha confermato di continuare, decisa, il percorso di elettrificazione di pari passo con lo sviluppo di tecnologie avanzate per i motori a combustione interna e agli investimenti per promuovere l’adozione di combustibili sostenibili come gli e-fuel.
A presentare la posizione di Mazda agli studenti del Politecnico e agli esperti del settore presenti al convegno, è intervenuto l’ingegnere Christian Schultze, Director Research & Operations del Centro Ricerca e Sviluppo di Mazda Motor Europe, con sede a Oberursel (Francoforte).
“Mazda si impegna ad accelerare l’elettrificazione della sua flotta”, ha dichiarato Schultze, ma siamo anche convinti che tutte le tecnologie adeguate debbano essere utilizzate per ridurre la CO2 in modo rapido ed efficace. A nostro avviso, i veicoli alimentati con carburanti a zero emissioni costituiscono un contributo importante all’elettrificazione, in quanto sono facili da implementare e possono avere un effetto significativo, dato che possono essere utilizzati da un numero elevato di auto.
Considerando le diverse condizioni tecniche, infrastrutturali ed economiche in Europa e le attuali sfide con le quali ci confrontiamo, riteniamo che l’elettrificazione debba essere integrata dall’uso nelle automobili di carburanti neutri per il clima, in particolare i combustibili sintetici a base di idrogeno verde, che consentono di ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli esistenti con motore a combustione interna. Allo stato attuale non esiste un’altra tecnologia che renda questo possibile e il potenziale è immenso.
L’Europa ha una flotta di 246,3 milioni di autovetture e oltre il 97% di esse è spinta da un motore a combustione interna: ciò vuol dire che una miscela di carburante neutro di CO2 al 3% otterrebbe già lo stesso effetto di tutti i veicoli elettrici attualmente in servizio. Dobbiamo sfruttare questa doppia possibilità il prima possibile.
Infatti, – continua Schultze – i carburanti sintetici hanno una compatibilità della miscela del 100% e questa combinazione funzionerà non solo per le auto di nuova introduzione, ma anche per tutti i veicoli del parco circolante, che possono contribuire alla neutralità climatica utilizzando il carburante giusto. Inoltre, i combustibili sintetici sfruttano la logistica dei carburanti già esistente e, quindi, non competono con l’elettrificazione per il supporto delle infrastrutture di ricarica: un vantaggio fondamentale, in particolare per le regioni con infrastrutture di ricarica più deboli.