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Micro fabbrica, grandi ambizioni: AMFI espande la produzione oltre il Microlino

Torino diventa sempre più un polo strategico per la mobilità del futuro. AMFI, la joint venture fondata nel 2021 dall’azienda svizzera Micro Mobility Systems e dall’italiana CECOMP, compie un passo importante nella sua evoluzione, aprendo i suoi servizi a clienti esterni. Questa decisione segna un nuovo capitolo per l’azienda, che fino ad ora si era dedicata esclusivamente alla produzione del Microlino, il micro-veicolo elettrico che sta conquistando il mercato europeo.

“Quando abbiamo iniziato il progetto Microlino, inizialmente volevamo trovare un produttore a contratto, ma erano troppo grandi o troppo piccoli. Per questo motivo abbiamo deciso di creare la nostra joint venture di produzione del Microlino in Italia. Fin dall’inizio avevamo previsto che questa expertise potesse essere utilizzata anche per altri veicoli, ma nei primi tre anni ci siamo concentrati sull’aumento della produzione”, spiega Wim Ouboter, Presidente e Amministratore Delegato di AMFI.

Dal 2022, AMFI ha prodotto migliaia di Microlino nello stabilimento di Torino. Nonostante le sfide del settore, come la mancanza di incentivi europei per le microcar e l’esclusione dai crediti di CO2, il Microlino ha registrato una crescita significativa, con un aumento delle immatricolazioni in Europa di oltre il 10% tra il 2023 e il 2024. Questo risultato assume ancora più valore considerando che, nello stesso periodo, le vendite delle auto elettriche del segmento A sono diminuite del 50%.

Inizialmente, il piano di AMFI prevedeva la produzione di Microlino anche per il mercato statunitense, dove migliaia di clienti avevano preordinato il veicolo. Tuttavia, le incertezze sulle tariffe hanno temporaneamente messo in pausa il progetto, aprendo nuove opportunità per collaborazioni con altri marchi. “Il mondo è molto diverso rispetto a quando abbiamo deciso di produrre in Italia nel 2021. Questa evoluzione ci impone di adattarci, espandendo in futuro la produzione di Microlino anche fuori dall’Italia. Questa non è solo una sfida, ma anche un’opportunità per applicare la nostra esperienza ad altri progetti”, aggiunge Oliver Ouboter, cofondatore di Micro Mobility Systems.

Sebbene la produzione in conto terzi sia ampiamente diffusa in settori come moda, elettronica e alimentare, nel mondo dell’automotive è ancora poco sfruttata. Dopo la crisi finanziaria del 2008, molte aziende specializzate, come Pininfarina e Bertone, hanno interrotto le loro attività, mentre i grandi produttori OEM si sono concentrati sull’ottimizzazione degli impianti interni. Oggi, con la crescita della mini-mobilità e la richiesta di veicoli elettrici personalizzati, AMFI vede una rinnovata necessità di questo modello industriale.

“Per volumi di produzione medio-bassi, la produzione in conto terzi rappresenta una soluzione altamente vantaggiosa. Gli investimenti in impianti e attrezzature automotive hanno costi fissi elevati, difficili da sostenere per aziende che producono tra 500 e 5000 unità all’anno. Pensiamo che AMFI possa diventare una sorta di ‘Mini-Magna’, fornendo anche servizi e sinergie tecniche e commerciali”, afferma Michelangelo Liguori, Direttore Generale di AMFI.

Oltre alla produzione, AMFI mette a disposizione dei clienti una rete completa di fornitori e servizi all’interno dell’industria automobilistica europea. Grazie a partner come CECOMP, specializzata nella progettazione e produzione di stampi e componenti meccanici, l’azienda offre una soluzione chiavi in mano, che include progettazione, ingegneria, produzione e gestione dei ricambi. “Chiunque abbia un’idea per un veicolo può rivolgersi a noi, e noi lo trasformeremo in realtà”, sottolinea Liguori.

A partire dal 31 marzo, lo stabilimento italiano riprenderà la produzione con il nuovo Microlino My25, caratterizzato da nuove funzionalità e servizi. L’impianto, dotato di tecnologie avanzate come il banco a rulli per i test funzionali e il sistema informatico per la tracciabilità dei componenti, è progettato per essere flessibile e adattabile alle diverse esigenze produttive.

La prima collaborazione esterna di AMFI è già una realtà: l’azienda ha siglato un accordo con CityTransformer, una startup israeliana che sta sviluppando un veicolo con larghezza variabile, pensato per affrontare al meglio il traffico urbano e agevolare il parcheggio. Ma questo è solo l’inizio: altri progetti sono in fase di discussione e verranno annunciati nel prossimo futuro.

 

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