Nel 2010, Nissan è stato fra i primi costruttori a credere nell’auto elettrica lanciando la berlina Leaf. Oggi, il colosso giapponese, compie un altro importante passo verso la mobilità alternativa con Ariya, un crossover che rappresenta la nuova brand identity elettrificata del colosso giapponese. Noi l’abbiamo provato.
Partiamo da uno sguardo esterno. Il design di Ariya e sicuramente innovativo e molto particolare. Il frontale è imponente. I fari a LED, realizzati con quattro mini-proiettori da 20 millimetri, sono combinati con indicatori di direzione sequenziali per reinventare il design V-motion esclusivo di Nissan. Il logo Nissan ridisegnato è posizionato al centro ed è illuminato in modo nitido grazie ai 20 LED che lo compongono. Anteriore e posteriore sono uniti da una sola linea che attraversa tutto il profilo laterale della vettura, creando un movimento che garantisce agli esterni di Ariya una importante presenza su strada. Le luci posteriori, sagomate a forma di lama, sono state progettate per avere un effetto oscurante a vettura ferma e un’illuminazione rossa quando è in uso.
L’abitacolo mette a disposizione dei passeggeri tanto spazio e un comfort notevole. Il design della plancia è minimale complice anche l’assenza di tasti fisici. Il controllo del clima è gestito in modo intuitivo tramite interruttori touch integrati nel pannello centrale, che rispondono con una leggera vibrazione al tocco e si attivano solo quando l’auto è accesa. Al di sotto, una pratica area portaoggetti e un ripiano pieghevole offrono spazio extra. Il tavolo a scomparsa, con un design all’avanguardia, trasforma l’abitacolo in un ufficio mobile, fornendo una soluzione pratica per lavorare comodamente in viaggio. La consolle centrale è completamente regolabile per adattarsi alle preferenze del guidatore, con possibilità di memorizzare le impostazioni per un posizionamento automatico ad ogni utilizzo.
Belle le finiture effetto legno che legano molto bene con l’alcantara e le altre plastiche. Stesse finiture anche per le portiere e il cruscotto che ha un display da 12,3” e che si unisce a un altro schermo della stessa dimensione dedicato all’infotainment. Il navigatore offre una vasta gamma di funzionalità, tra cui la possibilità di individuare facilmente le colonnine di ricarica più vicine e di pianificare il percorso ottimale per raggiungerle. Gli aggiornamenti sono OTA e l’interfaccia è pienamente compatibile sia con Android Auto sia con Apple CarPlay. Inoltre, grazie all’ app Nissan Connect, sono diverse le operazioni da remoto che si riescono a compiere. La Ariya è dotata anche dei comandi vocali, che si attivano pronunciando Ciao Nissan o Ehi Nissan: il guidatore può chiedere informazioni al sistema multimediale, che andrà a “pescarle” su internet grazie alla connessione 4G.
Per il nostro test, abbiamo guidato la versione da 87 kWh con trazione integrale e-4ORCE gestita da due motori elettrici (225 kW/306 CV di potenza totale) posizionati uno all’avantreno e uno al retrotreno. Con un peso di circa 2.150 kg, l’Ariya non è certo un fulmine nello scatto, ma non è quello che le si chiede. L’andatura è da vera ammiraglia con l’abitacolo molto ben insonorizzato e davvero comodo. La vettura è stabile in marcia grazie anche alla trazione integrale e-4ORCE che regala un contributo quasi indispensabile, che si traduce in una migliore maneggevolezza, stabilità nei tratti percorsi a ritmi alti e su fondi con poca aderenza. Bene l’autonomia: durante il nostro test abbiamo percorso circa 350 km, in percorso misto.
Ovviamente non mancano poi tutti i più moderni sistemi di assistenza alla guida, compreso il ProPILOT con Navi-link: con il regolatore di velocità adattativo in funzione, l’auto rallenta automaticamente se i dati del navigatore indicano la presenza di una curva stretta o un incrocio.
Il listino della vettura in prova, con batteria da 87 kWh, nell’allestimento Evolve con trazione e-4ORCE, parte da 67.350 euro.