Della precedente è rimasto solo il nome. Opel Astra ha recitato un ruolo importantissimo per la casa della Saetta. Un auto comoda, versatile, ottima per la città così come per i lunghi viaggi. Adesso tocca alla nuova generazione che, per la prima volta, introduce la trazione elettrificata. Noi l’abbiamo provata con la motorizzazione 1.6 ibrida plug-in da 180 CV.
Grazie allo sbalzo anteriore particolarmente ridotto, la nuova Opel Astra, costruita sulla piattaforma EMP2, è solo 4 mm più lunga del modello precedente, nonostante il passo di 2.675 mm sia notevolmente maggiore (+13 mm). La vettura ha un aspetto atletico e sicuro. Il frontale è completamente rinnovato a partire da quello che in Opel chiamano “Vizor” che appartiene al nuovo corso stilistico del marchio. Il Vizor si estende su tutto l’anteriore, facendo apparire ancora più larga la nuova Opel Astra, e integra tecnologie come i fari anteriori ultrapiatti Intelli-Lux LED e la telecamera anteriore del sistema Intelli-Vision. Al posteriore spiccano il logo posizionato al centro, la luce di stop allineata verticalmente e posizionata in alto e i gruppi ottici posteriori (LED a risparmio energetico, come tutti i fari). Il logo funge anche da apertura per il portellone posteriore ed è realizzato in materiale composito all’avanguardia. La tecnologia non è solo leggera, ma consente anche la precisa esecuzione di dettagli stilistici come i fari particolarmente sottili.
Nell’abitacolo della nuova generazione di Opel Astra si è verificato un salto temporale. L’elemento di maggior spicco è il Pure Panel, un blocco unico che integra sia il sistema di infotainment centrale, con funzioni Apple CarPlay e Android Auto entrambi wireless, sia la strumentazione digitale. Entrambi gli schermi sono da 10 pollici, e orientati al guidatore. Con il grande Head-Up Display E-HUD e il sistema di riconoscimento della voce naturale, chi guida può tenere gli occhi fissi sulla strada e sul traffico. Numerosi sistemi di assistenza alla guida, dall’allerta incidente con frenata automatica di emergenza al sistema attivo di mantenimento della corsia di marcia, il sistema di rilevamento stanchezza e il rear cross traffic alert fino al cambio corsia semiautomatico, sono accorpati tra gli altri nel nuovo Intelli-Drive 2.0 e aumentano ulteriormente la sicurezza – come fanno i fari attivi Intelli-Lux LED Pixel Light al vertice del segmento con un totale di 168 elementi LED. I sedili, certificati dagli esperti di postura indipendenti di AGR, offrono un’eccellente stabilità laterale e un’ampia gamma di regolazioni manuali ed elettriche.
Il propulsore ibrido plug-in del test è dotato di un 1.6 turbo a benzina da 150 CV collegato a un motore elettrico da 110 CV. La loro potenza combinata è di 179 CV. La batteria, ha una potenza di 12,4 kWh e, una volta volta esaurita, oltre che (in piccola parte) nei rallentamenti, si può ricaricare collegando la presa nella fiancata dell’auto a una colonnina o una wall box a corrente alternata. L’auto accetta fino a 3,7 kW, che equivalgono a circa tre ore e mezza per una rigenerazione completa. Il peso della vettura è “importante” con i suoi 1600 kg ma la potenza è sufficiente per regalare una guida briosa e a tratti divertente. l’assetto regala un’ttimo feeling perchè è rigido al punto giusto. L’auto è sempre stabile anche quando si forza un pò l’andatura tra le curve. Il volante è leggero nelle manovre ed è comodo da impugnare.
Per quanto riguarda i consumi, abbiamo registrato un consumo medio di circa 19 km/litro con batteria completamente carica, mentre a batteria scarica il consumo si è attestato intorno ai 15 km/l.
Ople Astra plug-in hybrid è in vendita con prezzi a partire da 36.550 euro per l’allestimento Edition.