La ricerca nel settore delle wearable technologies è in continuo sviluppo grazie al fatto che le tecnologie indossabili sono diventate sempre più presenti nella vita di tutti i giorni e sempre più persone hanno iniziato ad acquistarle (crescita del mercato: +14% nel 2020 – Ansa.it). Con wearable technologies si fa riferimento a quei dispositivi intelligenti che vengono utilizzati dall’uomo e che interagiscono direttamente con il suo corpo con il quale sono in contatto.
CuteCircuit è un’azienda di moda con sede a Londra, fondata nel 2004 da Francesca Rosella e Ryan Genz, l’azienda è specializzata nella creazione di indumenti elettronici e ha sviluppato una collezione prêt-à-porter che comprende pezzi realizzati con materiali riflettenti tagliati al laser, stampa digitale 3D e tessuti intelligenti.
Tra questi capi d’abbigliamento c’è SoundShirt, una maglietta, un dispositivo tattile indossabile, che permette ai non udenti di sentire la musica sulla loro pelle grazie ai sensori tattili integrati nel materiale. SoundShirt è dotata di 30 microattuatori incorporati nel tessuto. Questi sensori traducono il suono in tempo reale in un linguaggio tattile unico per ogni brano musicale eseguito.
La Sound Shirt è caratterizzata da una stampa digitale ad alta risoluzione del tessuto: “Il design della maglia è una metafora del rapporto tra le vibrazioni e le onde sonore che si modulano nelle diverse frequenze” .
Ryan Genz & Francesca Rosella, co-fondatori dell’azienda, hanno dato al pubblico una dimostrazione dal vivo di “The SoundShirt” a “The Future is Sound”. Ecco come funziona: il suono di otto diversi tipi di strumenti viene captato dai microfoni sul palco, un software traduce il suono in dati e dati vengono inviati, senza l’utilizzo di fili, alla Sound Shirt.
“…in questo modo i violini possono essere sentiti sulle braccia e i bassi sulla schiena, creando una sensazione completamente immersiva per un pubblico sordo. In sostanza, l’intera composizione prende vita, come un linguaggio composto da una serie di sensazioni tattili sulla pelle della persona che indossa la maglietta”.