Spotify ha rilasciato il rapporto annuale Culture Next, che rivela le abitudini di ascolto della Generazione Z nel 2024. Con oltre 251 milioni di utenti tra i 15 e i 24 anni in tutto il mondo, Spotify si conferma come il partner audio di elezione per questa generazione, intercettando nuovi trend e riflettendo i cambiamenti di una società in continua evoluzione.
Il rapporto Culture Next offre uno sguardo ravvicinato sui gusti musicali e le tendenze culturali della Gen Z, dando agli inserzionisti la possibilità di capire meglio ciò che ispira quotidianamente i giovani. Quest’anno, il rapporto ha evidenziato tre principali tendenze: Blendships, Playlist Diary e Mainstreaming, che mostrano come la Generazione Z sia alla ricerca costante di connessioni, legami e ricordi attraverso la musica. Mentre i social media provocano una crescente sensazione di solitudine, il 72% della Gen Z in Italia considera Spotify l’antidoto giusto contro l’isolamento digitale.
La prima tendenza, Blendships, sottolinea il desiderio della Gen Z di connessioni più profonde. Condividere la musica e i podcast preferiti diventa un modo per esprimere l’identità, rompere il ghiaccio e trovare affinità con gli altri. Le playlist collaborative e le playlist Blend, che combinano i gusti musicali di due utenti, stanno diventando sempre più popolari.
La tendenza Playlist Diary evidenzia come la Gen Z utilizzi Spotify per creare la colonna sonora delle sue esperienze, legando le canzoni a ricordi indelebili. La piattaforma offre esperienze iper-personalizzate grazie all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale, trasformando ogni momento in una colonna sonora su misura.
Infine, la tendenza Mainstreaming evidenzia come i generi underground e di nicchia stiano diventando sempre più popolari, contribuendo a un panorama musicale più inclusivo. In Italia, la Top 5 degli artisti più ascoltati include nomi come Geolier, ANNA, Sfera Ebbasta, Shiva e Guè.
Culture Next dimostra l’attenzione di Spotify non solo verso la Gen Z, ma anche verso i brand e gli inserzionisti, offrendo un punto di incontro per creare connessioni autentiche tra le due realtà. Questo rapporto fornisce ai brand l’opportunità unica di interagire con la Gen Z, coinvolgendola online e offline, creando un legame emotivo duraturo.
