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Suzuki Swift Sport Hybrid: citycar dall’animo sportivo

In Italia i modelli di casa Suzuki viaggiano ormai esclusivamente in modalità ibrida. Non fa eccezione la piccola hatcback del marchio di Hamamatsu, la Swift Hybrid Sport, una vettura dalla doppia anima che riesce a riesce a regalare grandi emozioni tra le curve e, al tempo stesso, a essere usata come una normalissima utilitaria in città.

Rispetto al recente model year, l’estetica non cambia. Invariato lo stile fatto di piccole appendici aerodinamiche che fanno trasparire l’anima sportiva. Confermati i paraurti bombati con prese d’aria maggiorate e le minigonne che simulano la fibra di carbonio. Inoltre, non mancano i doppi scarichi, lo spoiler sul portello del bagagliaio e i cerchi in lega da 17”.

Lunga 3,84 m, larga 1,73 m, ed alta 1,49 m, la Swift Sport Hybrid continua a fare della leggerezza uno dei suoi principali punti di forza, nonostante il peso – con l’aggiunta dell’elettrificazione – sia leggermente aumentato, passando dai precedenti 975 kg, agli attuali 1.020 kg.

Rimane invariato anche lo stile degli interni dove spiccano i sedili anteriori sportivi con cuciture a contrasto in rosso, dettaglio che viene ripreso anche sul volante e sugli inserti a contorno della plancia. L’abitabilità interna è sufficiente anche per chi viaggia dietro e il vano di carico, con i suoi 265 litri, permette di caricare bagagli di varie forme senza difficolta. Al centro del quadro strumenti trova posto il My Drive, con schermo touchscreen da 7”, che attraverso uno schermo tra contachilometri e contagiri, permette di tenere sotto controllo informazioni di vario genere, dalla potenza o la coppia istantanea erogata dal 1.4, fino alla forza G in curva.

L’aggiornamento più importante della nuova Suzuki Swift Sport Hybrid, però, riguarda il powertrain che, per la prima volta su questa versione, diventa elettrificato. La novità è il motore turbo benzina 1.4 BoosterJet da 129 CV accoppiato al sistema mild-hybrid MHEV dotato di un motore elettrico ISG (Integrated Starter Generator) da 10 kW (13,6 CV) integrato nell’alternatore. L’intervento elettrico alleggerisce il carico del motore in fase di accelerazione e offre una spinta aggiuntiva che, oltre a far risparmiare benzina, rende la guida più reattiva e divertente. Ed effettivamente, su strada, è così. In un contesto tutto curve, questa hot hatch sa dare il meglio di sé grazie anche a un assetto che offre un buon appoggio e un volante preciso e diretto. Le carreggiate larghe e la geometria delle sospensioni consentono un contatto sempre ottimale tra pneumatici e asfalto, per comportamento in curva davvero ottimo. Il lavoro della parte elettrica si vede soprattutto in uscita dalle curve lente dove la risposta istantanea del modulo di elettrificazione va a colmare il ritardo fisiologico di risposta dei motori turbo. La nuova Swift Sport Hybrid è reattiva fin da subito e la spinta è consistente fino ai 4.500 giri/min.

Nel traffico cittadino la piccola hatchback di Hamamatsu, si trasforma in una citycar pressochè impeccabile. L’assetto è in grado di assorbire le asperità dell’asfalto senza trasferirle all’interno dell’abitacolo. In mezzo al traffico il sistema ibrido interviene solo quando necessario, ma permette di mantenere i consumi intorno ai 18 km/litro (un valore molto interessante).

A favorire l’integrazione tra l’uomo e il mezzo meccanico sono anche gli evoluti dispositivi di guida autonoma di livello 2 presenti nella ricca dotazione di serie di SWIFT Sport Hybrid. Le novità sono i sistemi “guardaspalle”, per il monitoraggio degli angoli ciechi, “vaipure”, che avvisa dell’eventuale sopraggiungere di altri mezzi mentre si manovra in retromarcia, e “occhioallimite”, che riconosce i cartelli stradali e li replica nella strumentazione. L’assistenza alla guida integra anche il sistema di frenata autonoma d’emergenza con riconoscimento dei pedoni “attentofrena”, il dispositivo “guidadritto”, che evita i superamenti involontari della linea di mezzeria e le uscite di strada intervenendo direttamente sullo sterzo per mantenere la vettura al centro della carreggiata, e il sistema “restasveglio”, che attiva un segnale visivo e uno sonoro per riportare l’attenzione del conducente sulla guida in caso di distrazione o sonnolenza. A completare i sistemi, è naturalmente presente l’ACC, il cruise control adattativo.

I colori disponibili sono 13: il Giallo Champion è l’unica tinta pastello, affiancata da sei vernici metallizzate e da altrettante proposte BiColor, tra cui spicca l’inedito Arancione Amsterdam accostato al tetto nero. Il prezzo è fissato a 23.850 Euro.

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